lunedì 7 novembre 2016

Jack London, un precursore!





“La crociera dello Snark” può essere considerato a buon diritto uno dei primi racconti di mare, assieme a “Nei Mari del Sud” di R.L.Stevenson, e”Solo attorno al modo” di J. Slocum, in cui il motivo del viaggio sia il proprio piacere personale, quindi un viaggio a vela per “diporto”, ma lasciamo che sia il medesimo Jack London a raccontarci come ebbe inizio il suo viaggio a bordo dello Snark:

Tutto cominciò alla piscina di Glen Ellen. Tra una nuotata e l'altra avevamo l'abitudine d'uscire dall'acqua e sdraiarci sulla sabbia, lasciando che i nostri corpi si saturassero di aria calda e di sole.
Roscoe era uno yachtsman. Io ero andato un po' per mare. Era inevitabile che venissimo a parlare di barche. Parlammo di barche piccole e di come tengono il mare; ricordammo il capitano Slocum e il suo viaggio di tre anni attorno al mare con lo Spray.”
Jack London da La crociera dello Snark
Con questa chiacchierata tipica da gentiluomini svagati d'inizio del secolo scorso ebbe inizio l'avventura di London nei mari del Sud e più propriamente forse l'avventura dello Snark un ketch di quarantacinque piedi al galleggiamento (poco meno di quattordici metri) e di diciassette metri
di ponte, dotato di una meravigliosa prua a clipper, che sembrava nata per agguantare i marosi e dominarli.
La “
Gloriosa prua dello Snark” come soleva chiamarla Jack London, per rincuorarsi, nei momenti di sconforto durante la travagliata costruzione della barca; che prosciugò le sue sostanze poiché il preventivo iniziale di tremila dollari lievitò a ben trentamila, costringendo lo scrittore a produrre forsennatamente per far fronte ai creditori sempre più assillanti.
Già dalla partenza la braca diede segnali a dir poco inquietanti: appena varata s'arenò malamente,
il potente motore a benzina e il verricello meccanico a questo collegato andarono in rovinosa avaria nel tentativo di disincagliare la barca, e finirono a fare da zavorra, e dulcis in fundo quando erano pronti alla partenza lo
Snark fu pignorato per debiti.
London, da combattente qual era, non se ne diede convinto e racimolati i denari necessari riuscii a liberare la barca e a salpare da Oahkland nella baia di SanFrancisco, il 23 di Aprile del 1907, con destinazione della prima tappa Honolulu nelle Hawaii: facevano parte dell'equipaggio oltre a Jack la moglie Chariman, lo zio di lei Earmes, Roscoe secondo di bordo, e un cuoco e un marinaio presto rivelatesi inutili perché afflitti dal mal di mare.
Fin dai primi giorni di navigazione lo
Snark iniziò a rivelare i suoi innumerevoli difetti: faceva acqua sia dalla coperta che dal fasciame, tanto che spesso camminavano all'interno con l'acqua alle caviglie, le ferramenta, garantite per indistruttibili, iniziarono a rompersi come se fossero di cartone, il meraviglioso impianto del gabinetto marino, costato una fortuna e orgoglio dell'armatore, si rese immediatamente inservibile, ma la cosa che più amareggiò London fu che la “gloriosa prua dello Snark” si rifiutava di fare fronte al mare!
Durante una burrasca cercarono in tutte le maniere di mettere l'imbarcazione alla cappa, ma lo
Snark si ostinò a restare traversato al mare, fin tanto che London non decise di fuggire in poppa, e allora il bel ketch iniziò a correre sicuro senza nessuno al timone; e pensare che gli esperti yachtsman di San Francisco guardandone le linee avevano sentenziato “Questa barca potrà andare a tutte le andature, ma mai potrà correre con vento e mare in poppa...”!
La lettura di queste prime pagine del gustoso resoconto di Jack London è di sicuro motivo di riflessione e anche di consolazione pure per gli attuali yachtsman, si vede infatti che i guai e le preoccupazioni che assillano la categoria non sono di certo cosa nuova.
Alla partenza London, nonostante fosse già andato diverse volte per mare, era totalmente digiuno di navigazione, sia astronomica che stimata, e durante la travagliata costruzione dello Snack, invitò Roscoe a documentarsi ed apprendere gli arcani misteri della navigazione, lui aveva ben altro a cui pensare!
Fu cosi che Roscoe, assunse, nei primi tempi della navigazione, quasi a dimensione dei semidio,


Jack London e la Crociera dello Snark Luigi Ottogalli
essendo l'unico a poter dire, dopo un oscuro cerimoniale “Noi ora siamo qui!”, a Jack questo stato di cose non piacque, anche perché alcuni dubbi sulle posizioni dell'officiante iniziarono a venirgli; iniziò cosi a studiare la navigazione astronomica per proprio conto e in breve ne venne a capo, considerando che era cosa alla portata di qualsiasi persona dotata di un minimo d'intelligenza, anzi s'avvide che gran parte degli errori di posizione non erano tanto determinati dai calcoli fatti estrapolando le tavole a soluzione diretta, quanto nella perizia di maneggiare il sestante e portare correttamente l'astro a collimazione sull'incerto lontano orizzonte.
Sta di fatto che:
“Ventisette giorni dopo la partenza da San Francisco arrivammo nell'isola di Oahu, nell'arcipelago delle Hawaii. Nel primo mattino scivolammo pigramente attorno a Capo Diamond, finché non ci apparve in pieno Honolulu...”
Un atterraggio perfetto, degno di un navigatore sperimentato!

A Honolulu lo Snark verrà finalmente rimesso in sesto e farà poi rotta per le Marchesi, dove i coniugi London alloggeranno nella casa che fu di Stevenson; fu poi la volta di Bora Bora, le Samoa, le Figi, le nuove Ebridi. In questo modo London ripercorse da vero viaggiatore, il pacifico che fu di Melville e di Stevenson, e lasciò con i suoi scritti pagine indimenticabili vero viatico per i futuri viaggiatori del mare. Il viaggio di London e Chariman si concluderà a Sidney dove lo Snark verrà venduto per un decimo di quanto costò e London malato rientrò con un piroscafo a San Francisco.
I viaggi per mare di London non ebbero però termine con quello dello Snark, lui e la moglie s'imbarcarono nel 1912 a bordo del clipper a quattro alberi Dirigo sotto il comando del capitano Chapman, per un viaggio in cui doppiarono il Capo Horn durato cinque mesi, ma se per London questo fu un altro viaggio per diporto, non lo era per la nave su cui era imbarcato che aveva un fine prettamente commerciale, quindi ben diverso da quello dello Snark e non attinente al nostro argomento.
Personaggio complesso, cantore dell'avventura pura, fautore di un socialismo un poco snob e aristocratico, viaggiatore e vagabondo infaticabile, London rimase sempre fortemente legato al mare, come appunto lui stesso scrisse nel 1912 su Yachting Montly:
“Un uomo che ha frequentato la scuola del mare non la lascia più. Il sale s'impregna nel midollo osseo, nell'aria che respira e sentirà il richiamo del mare fino alla fine dei suoi giorni”.




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